Angeli ribelli by Libba Bray

autore:Libba Bray [Bray, Libba]
La lingua: ita
Format: mobi, epub, azw3
Tags: Epoca Vittoriana, Fiction, Fantasy, Witches
ISBN: 9788861920644
editore: Elliot Edizioni
pubblicato: 2005-01-01T23:00:00+00:00

CAPITOLO VENTISEI

Appena sveglia, scrivo di getto una lettera alla preside della Saint Victoria's School for Girls, chiedendole quando Miss McCleethy ha insegnato da loro. La consegno a Emily da imbucare prima ancora che sia asciutta.

È giovedì e Miss Moore ci porta come promesso alla galleria d'arte. Prendiamo l'omnibus e percorriamo le strade londinesi. E fantastico stare sedute in cima, con il vento in faccia, a guardare la gente indaffarata per le vie e i cavalli che tirano carri pieni di merci. Manca solo una settimana a Natale e la temperatura si è molto abbassata. Le nuvole sopra di noi sono cariche di neve. Le loro pance bianche si appoggiano ai comignoli, inghiottendoli uno alla volta nella loro inarrestabile marcia, fermandosi ogni volta come se il loro cammino fosse molto lungo.

«La nostra fermata è vicina, ragazze» ci grida Miss Moore sopra il frastuono cittadino. Il vento si è rinforzato e lei deve reggersi il cappellino con una mano. Facendo molta attenzione scendiamo la scala che porta al pianterreno dell'omnibus, dove un addetto in uniforme ci prende per mano e ci aiuta a scendere in strada.

«Povera me» dice Miss Moore, sistemandosi l'acconciatura sotto il cappellino. «Temevo di essere portata via dalla forza del vento».

La galleria si trova nei locali di un ex club maschile. Ci sono molte persone oggi. Passiamo da una stanza all'altra in loro compagnia, ammirando ogni splendida opera d'arte. Miss Moore ci conduce in una sala che ospita i lavori di artisti meno famosi. Ci sono quieti ritratti di fanciulle assorte, feroci scene di battaglie navali e paesaggi pastorali che mi fanno venire voglia di tuffarmici dentro a piedi scalzi. Sono attratta in modo particolare da un quadro in un angolo. Una schiera di angeli combatte in cielo. Sotto di loro un giardino lussureggiante con un albero solitario e moltissime persone che voltano le spalle alla scena, gemendo. Ancora più sotto un'arida distesa di rocce nere inondate da una violenta luce arancione. Tra le nuvole in alto sorge una città d'oro. Al centro, due angeli uniti in combattimento, le braccia intrecciate al punto che non riesco a capire dove cominciano e dove finiscono. È come se, senza questo combattimento a tenerli sospesi nell'aria, dovessero precipitare nel vuoto.

«Ha trovato qualcosa che le piace?» mi chiede Miss Moore, spuntando di colpo al mio fianco.

«Non saprei dire» rispondo. «È... inquietante».

«L'arte di qualità spesso lo è. Che cosa trova di inquietante in questo dipinto?».

Osservo le sfumature vibranti dei colori a olio, i rossi e gli arancioni delle fiamme; i bianchi e i grigi chiari delle ali degli angeli; le varie tonalità della pelle, che sembrano dar vita ai muscoli tendendoli per la vittoria.

«Trovo che sia una scena disperata, come se in gioco ci tosse qualcosa di assoluto».

Miss Moore si china in avanti e legge la targhetta di ottone sotto il dipinto. «Artista sconosciuto. 1801 circa. Schiera di angeli ribelli». Cita un brano che sembra di una poesia. «Regnare è una degna ambizione, anche sopra l'inferno: meglio regnare all'inferno che servire in cielo. John Milton, Paradiso perduto, libro I.

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